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Publishing experience: come dare vita a un romanzo

di Maria Luna Bonacci

Non ho mai pensato di diventare una scrittrice, né mi sono mai definita tale; eppure, riesco a ritagliarmi degli spazi per buttare giù qualche parola e questo, di recente, mi ha portato a scrivere un libro.

Sia ben inteso, non è niente di trascendentale, non c’è alcuna pretesa di letterarietà, si tratta giusto di un romanzetto, che tuttavia ha suscitato l’interesse di qualcuno.

Ad ogni modo, una volta digitata la parola FINE, mi sono ritrovata davanti al dilemma di ogni esordiente: cosa faccio con tutte queste pagine?

Le alternative, al momento, sono sei e non è detto che una debba necessariamente escluderne un’altra, ma decidere in che modo farvi conoscere dal mercato vi aiuterà ad affermare la vostra personalità presso i lettori. È un passaggio delicato e per questo, insieme al team del BC103, abbiamo deciso di darvi qualche consiglio basato sulla mia esperienza.

Se volete pubblicare un libro da esordiente, quindi, di seguito troverete le opzioni da prendere in considerazione e per ognuna di esse abbiamo cercato di analizzare sinteticamente i vantaggi e gli svantaggi.

Self publishing

Auto-pubblicare gratuitamente attraverso le piattaforme on line.

  • Pro: se non avete problemi a spammare come se non ci fosse un domani e siete bravi a farvi pubblicità da soli, allora avrete ampi margini di profitto sulle vendite del vostro libro.
  • Contro: il self publishing, per quanto attraente, è ancora vittima di svariati pregiudizi condivisi poiché elimina la figura della casa editrice, che per molti è un sinonimo di garanzia. L’idea comune è: se il libro è stato pubblicato da un editore, non può essere una schifezza. Di conseguenza, se qualcuno pubblica in maniera indipendente è perché nessun altro ha voluto correre il rischio, quindi, il libro non è meritevole.

Contest

Ppartecipare a concorsi letterari.

  • Pro: se vincete fate una bella figura, avrete un pezzo di carta in più da appendere al muro e gli organizzatori si occuperanno di pubblicare il vostro libro attraverso i loro canali.
  • Contro: generalmente il regolamento di un concorso blocca il manoscritto, dunque se decidete di partecipare, nessun altro potrà valutare quel testo per tutta la durata della selezione (potrebbe essere anche un anno). In altre parole non potrete inviarlo alle case editrici nella speranza che venga pubblicato, fino a quando non sarà stato nominato un vincitore.

Pay for publishing

Pubblicare a pagamento.

  • Pro: tempi brevi. Basta fare il bonifico alla casa editrice e in pochi giorni avrete il vostro libro fresco di stampa.
  • Contro: distribuzione quasi assente del prodotto e presenza on line limitata. In questo caso i problemi sono due e non di poco conto. Il primo riguarda una pura questione di marketing: le case editrici a pagamento sono piccole realtà imprenditoriali e di conseguenza non hanno molti scaffali riservati nelle librerie. C’è il serio rischio che il vostro libro finisca sull’ultimo ripiano in alto a destra di un seminterrato a cui si può accedere solo attraverso una scala a pioli, praticamente introvabile anche per i più avvezzi topi di biblioteca. Il secondo grosso svantaggio è quello digitale: molti editori a pagamento non sono ancora al passo con i tempi e la loro diffusione sul piano degli e-book (dove invece potrebbero ottenere degli ottimi risultati con un investimento minimo) è scarsissima. Spero che a breve, su quest’ultimo punto, qualcosa cambi.

Business approach

Aaprire una casa editrice per pubblicare liberamente le proprie opere ed avere un margine di guadagno maggiore evitando intermediari.

  • Pro: possibilità di scoprire nuovi talenti, avviare un’impresa tutta vostra.
  • Contro: confrontarvi con altri esordienti; spesso uno scrittore è una persona che tende a sentirsi un’artista incompreso dalla società e, se il suo libro va male, state sicuri che verrà da voi a lamentarsi del suo triste destino. Un altro punto da non sottovalutare è che se fondate un’attività di questo tipo, sarete chiamati a svolgere molti lavori contemporaneamente: contabile, PR, editor, revisore di bozze etc … e a meno che non abbiate una schiera di collaboratori, non avrete più tanto tempo per scrivere.

Literary Agent

Affidarsi ad un agente.

  • Pro: si tratta di una persona che, previo lauto pagamento, legge e corregge il vostro manoscritto. Se poi decide che questo può interessare a qualche casa editrice con cui collabora, cercherà di mettervi in contatto con essa e farvi ottenere un contratto.
  • Contro: anche se il proposito di cui sopra non si realizza, l’agente vuole essere pagato. Alcuni, inoltre, sono dei cialtroni. Con questo non intendo demonizzare tutta la categoria, ma districarsi nel mare di contatti che fornisce internet è un po’ difficile.

Traditional method

Iinviare il romanzo al maggior numero possibile di case editrici e aspettare che qualcuno si dimostri interessato.

  • Pro: la casa editrice si occupa di tutto, dall’impaginazione cartacea al formato e-book, dalla contabilità alla promozione (se prevista); voi dovrete solo pensare a scrivere il prossimo libro.
  • Contro: scarsi margini di guadagno e contratti solitamente lunghi che bloccano il manoscritto anche per molti anni.

Il metodo tradizionale è quello che io stessa ho utilizzato, non è una garanzia di successo, ma rimane comunque una strada da tentare e poi non è detto che in futuro non ci si possa mettere in gioco in altri modi!

Good Luck!

Maria Luna Bonacci

Qui potrete scaricare il romanzo “Fondamenta”,

di Maria Luna Bonacci.

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