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Icone sul desktop e Raffaello

Tempo di lettura: 2 min.


Le icone sullo schermo dei nostri laptop non sono nate per caso.

I piccoli disegni che identificano le funzioni delle nostre macchine da lavoro, siano esse PC o MAC, sono frutto dell'ingegno di Susan Kare, la grafica che trent'anni fa li ideò su commissione della Apple. Una vera sfida realizzare disegni in grado di parlare con dimensioni così ridotte e una così bassa risoluzione. Eppure riuscì nella sua sintesi e ideò un linguaggio. Il MoMa di NY, nel 2015, acquisisce alcune delle icone della Kare nella propria collezione. È un significativo momento di cultura che non possiamo definire Pop, se Pop si riferisce a una corrente artistica ben definita nel tempo e nei suoi rappresentanti: eppure, del POP ha tutto. La contemporaneità, il senso, la natura.

Questo è Susan Kare:

Sì, lo sentite estremamente vostro, completamente parte della vostra quotidianità. Esattamente come lo era la lattina Campbell's.

La potenza delle icone del MAC (e di Windows, a seguire, di cui la Kare curò l'interfaccia grafica) sta nel fatto che illustrano delle funzioni, quindi parlano. Potreste leggere diversi studi in cui vengono accostate all'ideogramma, ma va detto che, per quanto parlanti, le icone non formano un linguaggio. Non nascono per essere accostate e formulare concetti complessi. Sono semplicemente dei simboli, dei significanti, la cui forza è intrinseca e vivono in solitudine. Il "cestino" è un cestino, insomma. E sono elementi assai complessi, se pensiamo a quante ne esistono e quante apparentemente sono simili fra loro. Eppure hanno ciascuna una diversità, una caratteristica propria che fa comprendere la diversa destinazione. Infatti, voi potrete capire che un'icona rappresenta la "casella email", mentre un'altra rappresenta la "email inviata". E da qui ecco come si arriva a Raffaello.

" Bisogna distinguere il segno dal simbolo", ci spiega Nicola Dusi Gobbetti, artista e Perito ed Esperto d'Arte. "Per esempio, la croce è un segno, non un simbolo, mentre la religione è un simbolo".

Nelle icone del MAC, dunque, troviamo tutto questo?

"L'intento del MoMa è di dare valore a una forma espressiva, non certo quello di provocare. L'arte nasce come mezzo dell'uomo per esprimersi e nella storia ha sempre avuto anche una funzione. Si pensi al ritratto, sostitutivo della fotografia, o all'iconografia religiosa"

continua Gobbetti.

"Le icone sono immagini che si formano come cultura visiva fondante di una tradizione anche popolare, che formano e riassumono il cliché comune mentale dell'immaginario. Marilyn Monroe è un'icona, potrebbe essere identificata, per esempio, come un simbolo degli USA. La lattina di Campbell's è simbolo del consumismo. E così via. Le icone del PC sintetizzano in una figura elementare un significato, ossia: "cliccando qui raggiungi un certo scopo". Sono un segno che però diventa anche simbolo di un'epoca".

Interessantissimo poi quello che ci dice in merito alla versatilità delle icone del MAC, cioè alla loro capacità, in pochi pixel, di differenziarsi.

"Mi ricorda il metodo di Raffaello: quando faceva un ritratto partiva da una struttura di figura di base uguale per tutti (icona) e poi tracciava qualche differenza. I suoi volti femminili tondi, per esempio. Ma anche Giotto: aveva delle matrici tutte uguali che utilizzava per tutti gli affreschi. Praticamente delle icone che con la sua fabbrica ripeteva ovunque, con significati attribuiti con facilità da tutte le menti popolari".

Il collegamento ora ci appare lampante. Qualcuno potrebbe essersi stupito della scelta del museo. Ma ecco che un'analisi più profonda rivoluziona il nostro modo di pensare.

Se questo argomento vi interessa, potremmo parlarne in uno dei nostri TOPICK! Segnalateci la vostra preferenza - coaster(at)coastercowo.com.

Author: Eleonora Dusi

Co-founder di COASTER. Sono una advisor per le PMI e la mia passione è realizzare per loro dei progetti di sviluppo che coinvolgano non solo i numeri, ma anche tanta sostanza. Mi muovo agevolmente nel mondo delle imprese familiari, dell'arte, delle società sportive - in alcune delle quali ricopro incarichi - e della micro-impresa. Citazione: "La vita è sostanzialmente tragica, ma a volte riesce a essere meravigliosa".

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