L’agosto del freelance, ma anche quello dell’ avvocato o dell’ imprenditore, è una parentesi azzurra fra un mare di mail non lette e skypecall rimandate, in cui leggere diventa un modo per liberare il cervello, non sempre per riempirlo.
L’estate, tradizionalmente, per chi è come noi è anche l’occasione per goderci senza sensi di colpa tutti quei bei libri che abbiamo comprato e a cui rubiamo venti pagine prima di dormire o in metropolitana. Non sempre, però, abbiamo voglia o tempo di dedicarci a un tomo molto impegnativo e questo gli editori lo sanno: ecco perché ora è una pioggia di best seller. Sono i cinepanettoni dell’estate. Mormorano dalle vetrine, prima della partenza: “ehi, ti svuoterò il cervello, mi leggerai tutto d’un fiato anche se contengo solo lo 0.1% del vocabolario Zanichelli”.
Se hai rimandato Guerra e Pace a settembre, ma non vuoi nemmeno perdere tempo con un thriller apocalittico tradotto senza l’uso di sinonimi, allora prova con la poesia. Giusta misura, enorme contenuto, generi per tutti i gusti.
Esiste un tipo di poesia per ogni smart worker: dicci quale lavoratore sei e ti diremo che cosa leggerai, in questa terribilmente poco esaustiva selezione!
PROFESSIONISTA
È il tipico frequent cofficer che viene ogni giorno per poco tempo, mangia un cornetto al volo, manda qualche email, stampa un contratto e poi scappa di nuovo di corsa. Riesce a fare tutto, è bravo, ma il tempo è sempre conteggiato al secondo. È perennemente in affanno.
Lettura // per questo smart worker sono perfette poesie lunghe e immaginifiche, che lo facciano rallentare un po’. Una poesia da degustazione.
Poeti // perfetti i grandi classici da antologia scolastica. Da Montale a Saba a Cardarelli, fino a Neruda e Prevert.
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CREATIVO
Chi esercita una professione di tipo creativo è obbligato a qualcosa di innaturale: deve avere idee fantastiche su commissione e in base a un brief. Il creativo di professione è spesso imbrigliato e vaga per il nostro coworking in cerca dell’idea, finendo per parlare di politica. Dal copywriter che in realtà è uno scrittore, al videomaker che in realtà è un regista, i creativi di mestiere hanno bisogno di far volare libera la mente e tenere sempre vivo quel talento che la natura ha dato loro.
Lettura // per loro, poeti controcorrente, che usano le parole come disegni o che ne usano talmente poche da far lavorare solo il nostro cervello.
Poeti // Apollinaire, Marinetti, Ungaretti. Ma anche gli Haiku giapponesi (grazie per il suggerimento alla coworker copy Agnese!).
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IMPRENDITORE
L’imprenditore è quello propenso al rischio, ci dicono i libri di economia aziendale. Sì, ma ha anche lui dei momenti di sconforto, le famose tassedapagare, dubbi e difficoltà. L’imprenditore, da Coaster, è quella persona sorridente e ottimista che si ricorda di pranzare alle 15 e che puoi vedere spesso a colloquio con qualcuno dietro al PVC trasparente della nostra sala riunioni.
Letture // Per lui, per lei, poesia rock, la poesia che ti dà grinta e coraggio e alimenta il leone che hai dentro.
Poeti // donne se si è uomo, uomini se si è donna. E due su tutti, senza scampo: i sonetti per Ninetto Davoli di Pasolini (“L’hobby del sonetto”), l’ opera rock per eccellenza della poesia e qualsiasi cosa di Bukowski.
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STARTUPPER / NUOVO PROGETTO
È nella fase dei mille consigli, dei finanziamenti da richiedere, delle scelte più importanti. Al coffice lo riconosci perché parla senza segreti del suo ultimo progetto: in questo modo attira pareri e consigli e sonda le reazioni. Così capisce se la cosa può funzionare. Il giovane startupper, così come il manager cinquantenne che si rimette in gioco, ha bisogno di avere saldo il contatto con il presente. Quello che chiameremmo “avere i piedi per terra”, sognare senza volare troppo in alto.
Letture // una poesia materica e vera, anche a sfondo sociale, se necessario.
Poeti // quelli che parlano delle città, delle strade, delle cose. Quelli che danno un nome alle persone fra i versi.
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