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Sei una partita IVA? Come salvarti da tasse e INPS

Se "sei" una partita IVA, conosci l'adrenalina che ti sale quando apri l'F24 che ti ha inviato la commercialista. Senti su di te il suo sguardo sconfortato: è tutto l'anno che te lo dice, con la pazienza di una santa. Che devi metterti via i soldi.

Tasse e contributi: hai fatturato, cavolo, non te lo ricordi? Quel numero ti arriva agli occhi e ti sale su nel cervello. Eppure lei i conti te li ha fatti costantemente. Come hai potuto non darle ascolto?

Come una falce festosa in un campo di grano, l'F24 taglia via, nell'ordine:

  1. Regali per matrimoni e battesimi incombenti (che si trasformano in: "non posso venire, sono malato / morto")
  2. Dentista (che muta in: "taglierò molto finemente gli alimenti in modo da creare un bolo direttamente nel piatto").
  3. Acquisto di abiti (che diventa: banchetti ai viali dello stockista di fiducia, talvolta millantante vintage, in realtà usato di bassa lega)
  4. Sistemazione automobile dal meccanico (che diventa: "frenerò con i piedi come i Flintstones" oppure "ok, dai, non aggiusterò l'aria condizionata, la brezza di Roma te la godi di più con i finestrini aperti, AD AGOSTO").
  5. Hotel fronte mare per vacanza con gli amici (immediatamente sostituito da "affitto di una casa sperduta in due coppie più amico single infilato nel quinto letto, turni di pulizia" comprato sul catalogo Eurospin).

Quindi diciamo che il problema di quel numero innominabile è non tanto la sua esistenza, in quanto pagamento ineluttabile, quanto piuttosto il fatto che abbiamo organizzato la nostra vita come se esso non esistesse. Come se fosse tutto un grande sogno, in cui si emettono fatture, si usano i soldi e ce ne avanza pure qualcuno per le spese fantastiche che abbiamo elencato.

Constatiamo ogni giorno, parlando con i freelance e con i commercialisti del nostro spazio di coworking, che i problemi della cosiddetta "batosta" estiva vanno ricercati nel mancato conteggio per tempo e in un mancato accantonamento.

È doloroso, lì per lì molesto, ma quando fatturate dovete mettere via una parte dell'incasso e dimenticarvene. Avete mai sentito la massima, molto in voga in questi anni "forfettari", che dice: "per ogni fattura che emetti, metti via metà di quei soldi per imposte e contributi"? Forse no. Forse è una roba che gira solo da Coaster. In ogni caso sarai felice di sapere che non è vero: non devi mettere via "metà", ma di meno. E quanto devi mettere via puoi calcolarlo con precisione.

I modi sono due: foglio Excel o app.

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Foglio Excel

Dovrai tenere un Excel dove registrerai una per una le entrate e nelle successive colonne IVA da versare, tasse, INPS e rivalsa, se applicata in fattura.

I pro: è gratis. I contro: troppi. Fornisce un risultato meno affidabile, perchè non è tenuto da un tecnico ma da te, che potresti applicare aliquote sbagliate o semplicemente toppare i conteggi. Richiede inoltre un costante aggiornamento a mano e, infine, non ti elimina il problema di base, che è l'accantonamento, che dovrai comunque svolgere a mezzo salvadanaio. Ma tu sai che lo svuoterai prima della fine di maggio, fra pizze e cinema.

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App per l'accantonamento

Ne esiste solo una, Tassafacile: l'abbiamo testata e funziona benissimo. E poi è una startup di persone come noi, che avevano un problema e hanno trovato una soluzione.

I contro: ha un piccolo costo annuale. I pro: ti cambia la vita lavorativa: non ha prezzo.

E poi: indica il codice "COASTER15" e hai anche 15 euro di sconto 🙂

Il sistema è estremamente preciso ed efficace: calcola esattamente quanto dovrai versare e ti sottrae letteralmente i soldi dalla vista. Ti arriverà sul conto il riaccredito al momento di pagare.  Tassafacile sta spopolando fra i professionisti più smart di Coaster, quindi ci siamo messi in contatto con i founder di questa startup: qui trovi l'intervista!

 

Grazie alla partnership con Tassafacile, Coaster ti regala 15 Euro di sconto sull'abbonamento annuale se ti registri entro il 30 maggio 2019!

*Thanks to: Bartolomeo de Vitis, co-founder di TassaFacile*

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Author: Eleonora Dusi

Co-founder di COASTER. Sono una advisor per le PMI e la mia passione è realizzare per loro dei progetti di sviluppo che coinvolgano non solo i numeri, ma anche tanta sostanza. Mi muovo agevolmente nel mondo delle imprese familiari, dell'arte, delle società sportive - in alcune delle quali ricopro incarichi - e della micro-impresa. Citazione: "La vita è sostanzialmente tragica, ma a volte riesce a essere meravigliosa".

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